È tutto pronto all’Exhibition Center di Lipsia per l’inizio degli 11esimi Campionati d’Europa di Ginnastica Artistica. Oggi, sulle pedane tedesche era in programma la prova podio maschile e l’ItalGAM, inserita nella terza ed ultima suddivisione, alle 16.30 di una domenica uggiosa, ha assaggiato il campo gara, provando tutti gli esercizi, sui sei attrezzi. Al termine della giornata il DTN Giuseppe Cocciaro, d’accordo con gli allenatori Alberto Busnari, Marco Fortuna e Paolo Quarto, ha consegnato l’ordine di salita di martedì 27 giugno. Qui di seguito la formazione scelta dal coach marchigiano.

Sbarra: Bartolini – Macchiati – Casali – Abbadini
Corpo libero: MacchiatiAbbadini – Bartolini – Casali
Cavallo con maniglie: Bartolini – MacchiatiAbbadini – De Rosa – Targhetta (IND)
Anelli: MacchiatiAbbadini – De Rosa – Casali
Volteggio: AbbadiniMacchiati – Casali – Bartolini (2)
Parallele Pari: Abbadini – De Rosa – Casali – Macchiati

Il bronzo all-around di Rimini, miglior azzurro ai giochi di Parigi, l’aviere Yumin Abbadini sarà impegnato sul giro completo, insieme al campione italiano assoluto 2023, l’agente di Polizia Mario Macchiati. I due, oltre alla qualifica per il Concorso Generale di giovedì, si giocheranno con l’altro alfiere delle Fiamme Oro, il numero uno di Cuneo 2024, Lorenzo Minh Casali, anche un posto nella nuova coppia mista del giorno prima, a corpo libero, parallele e sbarra, al fianco di una tra Manila Esposito e Sofia Tonelli.

Ad aprire le ostilità ci pensa il capitano. Nicola Bartolini, infatti, aprirà il Q1 alla sbarra e sarà pure l’unico a tentare i due salti sulla rincorsa dei 25 metri – Kasamatsu con un avvitamento e mezzo e Yurchenko con due avvitamenti e mezzo – per centrare la final eight. Con la formula del 5-4-3 ad ogni rotazione vedremo quattro azzurri in azione con la possibilità di scartare il punteggio peggiore. Con questa regola, due anni fa, ad Antalya, i nostri ragazzi si aggiudicarono il titolo continentale. Al cavallo con maniglie però il quinto è Gabriele Targhetta, in corsa per un posto in finale da individualista. Il diciannovenne brianzolo, cresciuto alla corte di Gianmatteo Centazzo alla Spes Mestre è il rookie del gruppo, l’unico esordiente con, all’attivo, in campo internazionale, solo tre partecipazioni in Coppa del Mondo, l’ultima in Egitto, al Cairo, bagnata nell’argento di specialità.

La promessa di Monza, che ha già un elemento che porta il suo nome nel Codice dei Punteggi, sembra però tutt’altro che intimorito: “Non sento tanto la pressione – ci confida a bordo pedana, mentre i compagni stanno provando le parallele – Forse ho accusato un po’ di stanchezza, perché oggi i tempi sono più corti, senza le giurie, e in gara avrò modo di gestire le forze. Il giro del mulinello l’ho sentito molto bene, quindi le sensazioni sono buone. Qui è tutto bellissimo, organizzazione perfetta, molto meglio rispetto a certe World Cup, ovviamente. È tutta un’altra storia, un Europeo. Io sono un perfezionista e tendo a lavorare tanto, altrimenti non riesco ad essere contento. Perché il cavallo? Mi viene facile, non faccio fatica ed è divertente. Con gli altri mi trovo alla grande, mi hanno accolto subito nel gruppo e farò il tifo per loro, pur non potendo purtroppo dargli una mano. Sono sicuro che alla terza rotazione, a metà della loro gara, faranno il tifo per me!”.

Con il nuovo Codice sarà molto importante la pulizia delle routine, perché rispetto alla nota di partenza conterà di più l’esecuzione. La nota E sarà più alta, in primis perché si è passati da 10 a 8 elementi da penalizzare, quindi le giurie avranno meno da togliere, è matematico, e poi ci sono gruppi strutturali nuovi, dove, se prima bastava eseguire una A per prendere uno 0.5, adesso invece fino a C si guadagna al massimo uno 0.3 e solo dalla D in su si può arrivare al mezzo punto. Questo però aumenta il rischio di sporcare e così ogni ginnasta dovrà scegliere se rischiare l’esigenza oppure volare più basso e puntare sull’esecuzione. Anche chi parte da meno, quindi, potrebbe essere competitivo.

Altro aspetto fondamentale da tenere ben presente è l’introduzione dei bonus da 0.1 sull’arrivo stoppato di almeno una C. E allora nelle penalità dell’uscita che consociavamo cosa cambia? Semplice, se fai uno o più passetti sull’atterraggio perdi da 0.1 a 0.3, la preparazione sbagliata all’arrivo costa un altro 0.1, per un lascito massimo di 0.4, ma se stampi l’arrivo passi a + 0.1, così tra le due opzioni ballano cinque decimi di differenza, che è tantissimo, soprattutto in una finale equilibrata. Vincerà, insomma, chi saprà confezionare meglio l’esercizio e la FGI ha sempre dimostrato, storicamente, di saperci fare con le strategie. Chissà che a Lipsia, dove Napoleone cadde nella celebre Battaglia delle Nazioni, la Nazionale italiana non riesca a compiere l’ennesima impresa.

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