Settimana svizzera per gli azzurri della ginnastica artistica che Oltralpe erano impegnati in due tradizionali meeting dei grandi attrezzi. Alla 41ª edizione del Memorial Arturo Gander al Palapenz di Chiasso, Mario Macchiati si è piazzato a ridosso del podio con il totale di 55.250. Il titolo 2024 va all’ucraino Illia Kovtun che con 57.100 stacca il canadese Felix Dolci, secondo a quota 55.850, e il brasiliano Caio Souza, bronzo grazie al suo 55.400. La formula prevedeva che i 10 ginnasti in gara si misurassero su tre attrezzi a loro scelta, ossia la metà del programma maschile, per poi far tornare i migliori sei su un quarto attrezzo, così da completare la graduatoria di un concorso generale atipico basato sui due terzi dell’all-around classico. Il marchigiano allenato da Marco Fortuna è entrato nell’élite della competizione, con il miglio punteggio al cavallo con maniglie (13.400), il terzo alle parallele pari (14.100), il quinto al volteggio (14.300), per chiudere poi al settimo posto nella specialità aggiunta, il corpo libero, con 13.400. Sul fronte femminile le italiane erano due: Veronica Mandriota ha chiuso sesta con il personale su tre attrezzi di 37.500, Angela Andreoli invece, dopo la seconda migliore trave di giornata (13.100), si è dovuta fermare al corpo libero per un improvviso dolore al ginocchio sinistro. Le successive indagini diagnostiche hanno escluso problemi ai legamenti, tuttavia si sta valutando l’iter da seguire per un intervento di pulizia ossea. La Mandriota ha comunque tenuto alto il blasone delle Fate vicecampionesse olimpiche con la terza piazza sul quadrato centrale a 12.450, e due quinti posti alla trave con 12.200 e al volteggio con 12.850. Nel completo con il totale di 41.350 brilla Kaylia Nemour, la stella franco algerina protagonista ai Giochi di Parigi. Argento per la tedesca Karina Schoenmaier che con 38.950 si tiene alle spalle la brasiliana Julia Soares e l’austriaca Selina Kickinger.
Il secondo appuntamento elvetico della settimana scorsa era a Zurigo, dove è andata in scena un’altra iconica manifestazione ginnica, la Swiss Cup. Il Team Deutalia (crasi di Deutschland e Italia) composto dal fermano Macchiati e dalla tedesca Schönmaier, ha ottenuto la terza piazza, dietro al Team Francia e al Team Ba’mour. Nella prima rotazione Mario ottiene 14.300 sugli staggi pari, mentre arriva l’eliminazione per il Team Stati Uniti, formato da Leanne Wong ed Aydon Bnas, e del Team Svizzera 2, composto da Stefanie Siegenthaler e Luca Giubellini. Al secondo giro il campione assoluto 2023 ottiene un 13.700 al corpo libero, qualificandosi cosi alle semifinali contro i francesi con il totale di 54.200. Nella terza rotazione i punteggi precedenti si azzerano: Macchiati al cavallo si merita un buon 13.950, ma il Team Francia, formato da Morgane Osyssek-Reimer e Leo Saladino, passa il turno per tre decimi (26.300 contro il 26.000 ottenuto dal duo italo-tedesco). All’ultimo giro si disputano le finali e nella sfida per il terzo posto Mario torna nuovamente alle parallele, dove migliora il punteggio precedente e strappa un 15 tondo, con il Team Deutalia che vola a 28.475, superando il Team Brasile, formato da Julia Soares e Caio Souza, fermo a 27.500. Nella sfida per il vertice il Team Francia totalizza 27.550 e batte il Team Ba’mour, formato dall’algerina Kaylia Nemour e dallo svizzero Christian Baumann (dalla cui crasi dei cognomi nasceva il nome del gruppo) che deve accontentarsi della piazza d’onore con 26.200.
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