Yumin Abbadini si aggiudica la medaglia di bronzo nel concorso generale agli Europei di artistica di Rimini. Il ventiduenne di Bergamo ha conquistato il gradino più basso del podio continentale con il punteggio complessivo di 83.765 (CL 14.066 – CM 14.233 – AN 13.700 – VO 14.000 – PA 13.433 – SB 14.333). Il ginnasta della Pro Carate, allenato da Alberto Busnari, è arrivato a cinque decimi dalla medaglia d’oro, finita al collo del cipriota Marios Georgiou, leader assoluto della Fiera romagnola con il totale di 84.265 (CL 13.533 – CM 14.266 – AN 13.233 – VO 14.100 – PA 14.633 – SB 14.500). Sulla piazza d’onore troviamo l’ucraino Oleg Verniaiev. Il vicecampione olimpico di Rio De Janeiro 2016, originario di Donetsk e che per un lungo periodo aveva svestito il body per indossare la mimetica nella guerra contro l’invasione russa, è tornato a festeggiare un argento all around ginnico grazie al personale di 84.031 (CL 13.733 – CM 15.166 – AN 14.033 – VO 14.666 – PA 14.200 – SB 12.233), staccato di appena 234 millesimi dalla vetta d’Europa. Ai piedi del podio con 83.4314 il britannico Jake Jarman. Deludono invece i favoriti della vigilia. Il numero due al mondo, l’altro ucraino con un cuore mezzo estense (avendo vestito in Serie A la maglia della Palestra Ginnastica Ferrara) si deve accontentare della sesta piazza con 83.331, mentre il campione uscente, il turco Adem Asil è soltanto nono con 82.331. Rientro difficile dopo l’operazione alla spalla per Joe Fraser, il re di Monaco 2022, soltanto 52° con 76.098. Il secondo azzurro in gara, impegnato su tutti gli attrezzi, era il neo poliziotto Lorenzo Minh Casali, che incappa in una giornata storta e si ferma a quota 79.531 (CL 12.900 – CM 13.066 – AN 13.666 – VO 13.200 – PA 14.033 – SB 12.666), al 25° posto. Era da 34 anni che un italiano non vinceva una medaglia europea sul giro completo, l’ultimo era stato Jury Chechi, bronzo a Losanna nel 1990. Stesso piazzamento anche di Giovanni Carminucci a Lussemburgo 1961 e di Franco Menichelli a Tampere 1967. Quest’ultimo però fece meglio ad Anversa nel 1965 strappando l’oro assoluto. In totale quindi si tratta del quinto podio italiano all around europeo di tutti i tempi e Yumin entra così nella storia, accanto ai nomi di tre olimpionici. Per la FGI invece è la 48ª medaglia complessiva in campo continentale. Trascinata da Abbadini l’ItalGAM, campione in carica da Antalya 2023, centra la final eight a squadre di domenica 28 aprile con il quinto totale, 249.162, recuperando in rimonta dopo qualche passaggio a vuoto, soprattutto al corpo libero, nella seconda rotazione. Davanti, al momento, ci sono, nell’ordine, Ucraina (253.661), Gran Bretagna (251.028), Spagna (249.195) e Svizzera (249.194). Entrano nell’ottetto delle migliori che si giocheranno il titolo anche la Turchia (246.093), Israele (246.061) e Cipro (245.195). Prima delle escluse la Germania, nona con 245.095. Infine, ottengono la finale di specialità Abbadini alla sbarra, con il settimo posto di ammissione, ma lo stesso punteggio, 14.333, dei due che lo precedono, e a meno di tre decimi dal primo; Mario Macchiati alle parallele, sesto con 14.500, e Salvatore Maresca, quarto agli anelli con 14.766, entrambi del gruppo sportivo elle Fiamme Oro. Peccato per l’aviere dell’Aeronautica Militare Marco Lodadio che per 33 millesimi e il personale di 14.600, resterà a guardare da prima riserva.

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