Oggi la stampa locale e nazionale ha riportato la notizia della scomparsa della professoressa Miglietta. Nell’ambiente la commozione è palpabile. I funerali si terranno presso il Duomo di Biella venerdì 7 marzo alle ore 15. La Direttrice Tecnica Nazionale di sezione, la professoressa Emanuela Maccarani, a nome di tutte le colleghe, ha voluto ricordare Anna Miglietta riportando la sua esperienza personale:
“Quando penso ad Anna Miglietta, la ricordo allenatrice della squadra nazionale. È stata una persona che ha vissuto e affrontato questo percorso prima di me, e conservo ancora oggi i suoi racconti sul periodo in cui era coach della squadra. Ho sempre custodito quei ricordi pensando alla sua grande vivacità intellettuale, in un momento molto difficile per la ginnastica ritmica in Italia, quando non c’era quasi nulla. Mi raccontava di quando cuciva a mano le lettere di panno per scrivere “Italia” sulla tuta di rappresentanza, dei momenti nei convitti e degli allenamenti in cui il tecnico si trovava da solo con le ragazze a preparare gare importantissime. Ho sempre ammirato la sua forza e, quando ero giovane, la immaginavo mentre guidava quelle atlete con determinazione. Ho fatto mio il suo altruismo, la sua empatia, uniti a una grande forza d’animo che spinge ad andare avanti e a raggiungere gli obiettivi, anche con poche risorse. Questo è uno dei pensieri più forti che conservo di lei. Anna c’è sempre stata. Quando ero ginnasta, ricordo le mie prime gare nella sua palestra, la Pietro Micca: io gareggiavo e lei era lì, organizzando le competizioni. E poi gli anni in cui è stata consigliera federale, accompagnandomi in tante trasferte internazionali, come l’ultimo Campionato del Mondo a Strasburgo. Naturalmente, resta il suo grande lascito: i libri sulla tecnica dei piccoli attrezzi, il lavoro della ginnastica e della ritmica. La ricordo sempre accanto a suo marito, Franco, con quella connessione speciale tra tecnica e musica che portavano in palestra. Insieme, sono stati due veri pilastri della nostra disciplina. E poi la sua ultima grande battaglia: la costruzione dell’impianto di Biella dedicato alla ginnastica, il suo capolavoro finale. Ha dato tutta sé stessa per realizzarlo, fino all’ultimo. Io la ricordo con quello sguardo vivace, determinato. Sono certa che chi ha lavorato con lei e le è stato vicino abbia sempre sentito sicurezza, ispirazione, la voglia di provarci sempre e comunque. Ciao Anna, sarai nel cuore di tutti.
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